Polisportiva Osio Sopra


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USOS

Origini e Storia



U.S.O.S (Unione Sportiva Osio Sopra)




All’inizio anni ’50 ad Osio Sopra è stampato e diffuso un settimanale denominato “
il Piccione del Campanile”. Tale “giornalino” – così è chiamato – è fondato e diretto da Michele Maccarini.

Di tale settimanale sono state reperite oltre una trentina di copie, da marzo 1951 a marzo 1952 All’origine “Il Piccione” è soprattutto il portavoce della nota “S.A.V.A.S. (Società Anonima Volontari Azione al Sacrificio).

Con l’andar del tempo tale settimanale si trasforma praticamente nell’organo di stampa dell’U.S.O.S. (Unione Sportiva Osio Sopra) di cui Michele Maccarini diviene Presidente. Scorrendo i vari numeri del “Piccione” si riesce a comprendere che in paese c’è una grande passione attorno alla squadra di calcio.
Essa partecipa al Campionato provinciale C.S.I. categoria “liberi”. I colori sociali – e quindi quelli delle maglie - sono giallorossi.

Unitamente alle copie del giornalino, è stata reperita anche una copia originale dello Statuto che qui viene riprodotto nella stesura integrale.



Statuto – Programma dell’Unione Sportiva Osio Sopra


1°)
L’USOS è una organizzazione sportiva prettamente di carattere “oratoriale” quindi ritrovi, decisioni, discussioni, tutto deve avvenire entro l’ambito dell’Oratorio, in apposita sede.


2°)
I giocatori firmando il tesserino C.S.I., valido per un periodo triennale, sono legati alla società per un solo anno.


3°)
La squadra sarà alle dirette dipendenze, per quanto riguarda la parte tecnica, del direttore tecnico coadiuvato dall’Assistente Ecclesiastico e dal presidente i quali rappresentano con lui la parte direttiva di detta organizzazione sportiva.
Tenendo di mira la formazione integrale dell’atleta (
mens sana in corpore sano) per quanto riguarda poi la formazione religiosa e morale dell’atleta si tiene a precisare che è di esclusiva competenza dell’Assistente Ecclesiastico il quale prenderà gli opportuni provvedimenti; per quanto riguarda poi la parte disciplinare organizzativa sarà di spettanza del presidente il quale non mancherà di avvalersi dei consigli dell’Assistente Ecclesiastico e del Direttore Tecnico.


4°)

Il Direttore Tecnico quindi sovraintenderà alla preparazione atletica della squadra i cui nominativi verranno esposti su un apposito albo in maniera che tutti potranno prenderne visione.
Nessuno potrà rifiutarsi di giocare se non per motivi gravi e questi devono essere fatti presente in tempo utile. Qualsiasi giocatore che non scenderà in campo verrà chiamato a presentare “l’alibi” e qualora questo non risultasse in piena soddisfazione della Commissione ad hoc non verrà tenuto in considerazione e si procederà ai provvedimenti disciplinari del caso.


5°)
La squadra di calcio Osio Sopra sarà composta elusivamente da elementi indigeni i quali faranno dello sport fine a se stesso. Niente quindi ingaggi e stipendi.

Il riconoscimento della loro attività sarà dato da:

a) Un premio globale in liquido dopo ogni partita giocata in casa (1)

b) biglietto gratuito per il cinema domenicale (2); di detto premio non potrà valersi l’atleta o l’intera squadra qualora sia incorsa in provvedimenti disciplinari;

c )una gita turistica a campionato ultimato (3).

Questi premi potranno essere contestati quando la condotta di gara non fili sul binario della correttezza e quando lo scarso rendimento della squadra sia la risultante di volontà abuliche oppure abbia carattere di vero e proprio ammutinamento.

(1)Riferendoci approssimativamente al numero delle partite (9) giocate l’anno scorso in casa il premio globale per l’anno 1951/52 ammonta a £. 18.000 vale a dire £. 2.000 per ogni partita giocata in casa, somma che sarà messa a disposizione dei giocatori e di questa somma potranno avvalersi come loro meglio aggrada.

(2) Il biglietto del cinema sempre riferendoci al numero delle partite giocate in casa quanto per quelle giocate fuori casa, lo potranno usufruire soltanto gli 11 giocatori che hanno preso parte alla competizione. Facendo il calcolo sulle 18 partite giocate l’anno scorso, la somma totale ammonta a £. 20.000 circa (
n.d.r.: da un approssimativo calcolo, il biglietto del cinema costa £. 100).

(3)La somma messa a disposizione per la gita turistica è di £. 25.000.

Note:
Tirando un pochino le somme la squadra verrebbe a percepire come premi partita £. 63.000.
Se poi a queste 63.000 lire si dovesse aggiungere le 60.000 per l’acquisto di 15 paia di scarpe nuove, 13.000 per l’iscrizione e 8.000 per l’acquisto di 2 palloni, la cifra sale a £. 144.000.
E siccome le cifre sono parlanti riesumiamo un po’ l’incasso netto della scorsa annata ammontante a £. 137.000, facciamo il debito confronto e cerchiamo di essere un più ottimisti che sia possibile per l’anno 1951/52. Questo per non apparire sfruttatori o pressappoco.


Segue alla copia dello Statuto il modulo di adesione degli atleti così formulato
:

“io sottoscritto … presa visione dello statuto-programma di cui sopra, intendo aderirvi in tutti i suoi punti e sono pronto a collaborare di comune accordo e in buona armonia con U.S. Osio Sopra a cui mi sento legato l’anno di campionato 1951/52”.

Certamente l’origine dell’U.S.O.S. non è databile col campionato 1951/52 alla quale lo Statuto si riferisce. E’ dunque probabile che ad inizio di ogni stagione agonistica agli atleti sia sottoposto questo Statuto che risulta essere anche un accordo di tesseramento.



Curiosità

Certo, sono molte le curiosità in esso comprese: i giocatori sono legati alla Società per un solo anno; ci sono ferree norme di comportamento da rispettare (simpatico il passaggio su “l’alibi” da presentare in caso di forfait); i giocatori sono solamente “indigeni”; vi sono premi partita (anche questi veramente di sana “fantasia”) ma anche sanzioni in caso di scarso rendimento; sono esplicitamente fatti “conti della serva” tra entrate ed uscite.

Tra le entrate è interessante il dato degli incassi di 9 partite in casa; calcolando il costo d’ingresso pari a quello del cinema, cioè £. 100 (non è probabile costi di più), si deduce che nel campionato 1950/51 la presenza di soli spettatori paganti sia di oltre 150 persone a partita (n.d.r. Osio Sopra nel 1951 conta 2294 abitanti).
Ciò dimostra dunque il grande seguito della squadra di calcio, confermato anche dal fatto che in trasferta la squadra ha un numeroso seguito, vedi ad esempio, l’annuncio del “Piccione”:
U.S.O.S. prega coloro che vogliono seguire la squadra in trasferta di prenotare il posto in pullman entro il giovedì. I biglietti sono in vendita presso la sede della Società.


Anche allora non mancavano …polemiche

Ciò non toglie che assieme al tifo nascano le polemiche.
Ne fa fede un articolo pubblicato sempre sul numero 1° del Piccione, a firma di M. Vitali sotto il titolo di “cronache sportive”; se ne riportano i passi salienti anche per constatare come il calcio dopo oltre sessant’anni di storia nel nostro paese (ma forse non solo nel nostro di paese) non sappia ancora affrancarsi da certi difetti ed essere invece momento di unione più che di contrasti.

Dice l’articolo:
Troppe campane suonano male a proposito della nostra squadra di calcio tirata insieme con molti sacrifici e con molta buona volontà sia da parte dei giovani che la compongono come da parte dei dirigenti e del Rev.mo Parroco.
Si è potuto attuare anche il desiderio di molti giovani, di quelli cioè sentivano e sentono lo sport del calcio come qualcosa di necessario nella loro vita giovanile e dinamica, col costruire il campo sportivo che è costato quel che è costato.
Dato ormai che la squadra è stata varata, nuova di zecca e ancora molto acerba di esperienza calcistica e, sia pur modestamente, si batte con le compagini che da anni sono in piena efficienza, molte voci, sorte recentemente, vorrebbero fare nei giocatori stessi del disfattismo compromettendo così il buon andamento della squadra.
Alcune di queste voci sono giunte anche al nostro orecchio e ci vien voglia di pensare: “E’ mai possibile che in tutto sempre ci sia qualcuno che voglia mettere i bastoni tra le ruote?” anche quando una cosa è a beneficio di quello che può essere di bello e vantaggioso per la gioventù che vede coronato di successo il suo desiderio di potersi svagare e divertire serenamente?
Il Calcio è un giuoco sano, sia moralmente che materialmente (salvo qualche incidente che può capitare e dal quale Dio ci tenga lontani); per questo tutti dovrebbero capirlo! E rappresenta anche uno svago per il paese che si diverte e si compiace quando vede giocare bene. Se poi anche tra i giocatori, e in special modo quelli che sembravano i più appassionati allo sport del calcio, circola qualcuna di queste voci maligne, noi pensiamo ancora che questi sono come comari che sempre han qualcosa da ridire e lo fanno per gelosia ed invidia.
La squadra deve essere composta da 11 giocatori: si sono scelti quelli che promettevano meglio per giocare il Campionato; gli altri possono giocare diversamente, nessuno glielo vieta. In qualsiasi competizione sportiva si scelgono i migliori da mettere in confronto ... Si fa di tutto per portare il nome di Osio Sopra sempre più in alto anche in materia di sport.
Bando dunque a queste malignità se veramente amiamo lo sport!”.



La costruzione del campo sportivo dell’Oratorio

L’articolo dà anche modo di dedurre (ma non con assoluta certezza) che sia dunque il 1950/51 l’anno iniziale dell’attività dell’U.S.O.S.
e della costruzione del campo sportivo dell’Oratorio che, nella sua prima collocazione non è nella posizione attuale parallela all’autostrada; collocazione assunta dopo la costruzione dell’Oratorio.
Infatti sul n° 4 del “Piccione” compare la presentazione del nuovo Oratorio con un “futuro Salone Teatro”.

Si tratta di uno schizzo (firmato Frigerio): “
… questa nuova opera che si farà il più presto possibile, appena cioè si avranno i fondi, comprende quattro ariose stanze ed un salone per i giochi al chiuso; inoltre spogliatoi con docce e servizi igienici. La spaziosa terrazza darà modo di poter assistere alle partite di calcio come da una tribuna. Non possiamo dilungarci molto nei particolari di quest’opera la quale, però sostanzialmente, è maestosa nell’insieme e progettata con giudizio di economia e di organicità”.

Tornando alle polemiche a cui fa accenno l’articolo esse riguardano il fatto che solo 11 giocatori possono essere iscritti a referto per ogni partita e quindi, non essendoci possibilità di sostituzioni, gli esclusi sono diversi.
E, come dice lo Statuto, solo agli 11 che prendono parte alla gara va l’eventuale premio partita.
Seguendo dunque i primi passi del neonato USOS, ogni settimana sul “Piccione” c’è una dettagliata e, a dire il vero, ben fatta cronaca della partita di calcio con analisi degli aspetti tecnici e anche delle prestazioni dei singoli giocatori oltre alcune curiosità che di seguito riportiamo.



Squadre giovanili e torneo estivo

Ad esempio, sul n° 10 si fa accenno al “Campionato Juniores” con una partita disputata a Osio Sopra con l’Osio Sotto (capolista) finita 1-1, con rete per l’Osio Sopra di Brugali Piero. Come merito sono segnalati i giocatori: Cologni Giuseppe, Cologni Francesco, e il portiere Crotti Martino.
Nel numero successivo si parla “della squadra ragazzi impegnata in un torneo organizzato dal Capriate e dal Brembate, con il successo dell’Osio Sopra con il Capriate per 5-1, con 4 reti di Gualandris Giovanni e una di Brugali Giulio.

Altre notizie sulla squadra giovanile non si hanno, mentre sul numero del 24 giugno 1951 compare il resoconto di partite (seconda giornata di andata) di un torneo estivo, Non si sa se di sole squadre paesane (ma pare di sì, leggendo i marcatori delle partite, tutti cognomi abbastanza tipici di Osio: Perico, Ferrari, Brugali, Paris, Milesi, Ridolfi, Tresoldi).
Il torneo è diviso in due gironi, chiamati “Serie A” e “Serie B”.
Della Serie A fanno parte:
Stallone, Aurora e Osio Nuova.Della Serie B: Aquilotti, Castellese, Fiorentina, Comasca, Garibaldini, Atalantina.


Per la
Stagione 1951/52 su “Il Piccione” n° 33 del 18 novembre 1951 è emesso il seguente annuncio: “Domenica 18 novembre avrà inizio il Campionato di Calcio organizzato dal Centro Sportivo Italiano, Categoria Liberi, a cui partecipano le seguenti Società: U.S. Osio Sopra – Mariano – Cisano – Caprino – Caravaggio – Chignolo – Carvico.


E’ poi riportato il QUADRO DIRIGENTI dell’U.S.O.S. (stagione 1951/52)
Assistente Ecclesiastico: rev.do Oberti don Cristoforo
Predisente: sig. Maccarini Micheletecnico:
Direttore Tecnico: sig. Carsana Francesco

QUADRO GIOCATORI:
Portieri: Brugali Lorenzo – Crotti Martino
Terzini: Seminati Luigi – Cologni Francesco – Moretti Giuseppe
Medio Centri: Pinotti Piero
Mediani: Pienga Alessandro – Colleoni Alfredo
Attaccanti: Cologni Giuseppe – Colleoni Gianni – Testa Alberto – Cologni Angelo – Gualandris Giovanni – Gipponi Domenico
Massaggiatore: sig. Pesenti Luigi

Tra le curiosità della stagione 51/52 si riporta uno stralcio del n° 36 tratto dalla cronaca di un derby perso col Mariano (2-1): “… Buono il gioco di Moretti Giuseppe che sempre più è in via di miglioramento tanto da coprire in modo brillante il ruolo di centro-mediano; anche Cologni G, Colleoni G., Pilenga e Seminati bravi; un più che bravo al portiere (Brugali Lorenzo)che ha superato se stesso … tutta la partita si è svolta nella perfetta calma sia tra i giocatori che tra il pubblico. Ci ha fatto soltanto meraviglia un certo dirigente del Mariano che, infuocato da un tifo fuori del comune, è diventato manesco …”.

La Classifica al momento risulta: : Mariano punti 10, Osio Sopra 9, Carvico 8, Caravaggio 7, Caprino 6, Cisano 6, Stezzano 6, Chignolo 4.

Infine, sul numero del 20 gennaio 1952, a cura del Presidente dell’USOS, Michele Maccarini, vi è una disanima delle caratteristiche di vari giocatori dell’Osio Sopra (che è al settimo risultato utile consecutivo):

Cologni Francesco: calmo negli interventi, senso di posizione, sicurezza nel gioco di testa.
Seminati Luigi: terzino sinistro il suo stile è agli antipodi di quello del suo collega di linea. Prerogativa del suo gioco è la foga con la quale egli anticipa l’attimo all’avversario e se qualche volta rimane tagliato fuori trova nel recupero il mezzo per ripescare l’avversario
Pinotti Piero, centromediano. Il suo gioco risente del suo carattere. Mentre il più delle volte è una sicurezza, altre volte ci spaventa. E per essere un perno su cui si basa il sistema difensivo della squadra, le sue pause preoccupano. Alterna prestazioni superbe ad altre di inconcepibile arresto.
Pilenga D. mediano; un po’ fuori forma. Quando al meglio è una sicurezza nelle retrovie, essendo esperto nell’imbrigliare l’avversario e a capovolgere l’azione con frequenti allunghi ai compagni di linea.
Moretti G., mediano destro, ha trovato la sua posizione ideale ed è la rivelazione in confronto alle prestazioni dello scorso campionato giocato da terzino dove era facile essere superato in velocità. Liberato da impegni difensivi ha la possibilità di rendersi efficace nell’impostazione del gioco.
Testa Alberto, centrattacco. E’ il vero coordinatore del quintetto di punta. Scattante, buon giocoliere, cannoniere sono le sue doti principali (cerchi però di non far soverchio uso di tacchi e di tacchetti). Certe volte ti fa partire delle sventole che assaggiate dal portiere avversario una volta alla seconda gli fan fare il segno della croce.
Cologni G. attaccante è da due tre domeniche fuori fase. Dove hai messo i tuoi allunghi, le tue serpentine, il tuo gioco scintillante, il tuo modo di smarcarti dall’avversario?
Cologni Angelo, estrema sinistra, spesse volte è il “deus ex machina” delle situazioni insostenibili ma certe volte si impappina su certi palloni banalissimi. Rende se lanciato in velocità ma ha difficoltà a contatto con l’uomo
Gualandris , estrema destra, detto “Santos”, è il giocatore più discusso. Ha colpi proprio alla “santos” (la legnata o la castagna) ma talvolta lascia la bocca amara. Sempre ossequiente a schemi fissi, non sa dare varietà al suo gioco e quindi viene facilmente imbrigliato. Deve muoversi di più e smarcarsi dall’uomo.

Qui termina la documentazione fornita dal “Piccione”.



Dal 1952 in poi non è al momento reperibile altra documentazione scritta; lo stesso vale per foto. E’ dunque importante che coloro che hanno vissuto le vicende dal 1952 al 1968 (anno di origine della Polisportiva) contribuiscano con testimonianze e anche ricordi fotografici a completare la storia.





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