Polisportiva Osio Sopra


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La Nascita della Polisportiva

Origini e Storia


La Polisportiva Osio Sopra


La Polisportiva formalmente nasce nel 1968 con un accordo tra alcuni giovani reduci dall’esperienza del MicroOsio e i volontari che gestiscono la società di calcio U.S.O.S. (Unione Sportiva Osio Sopra). Tale società ha una lunga tradizione che risale all’inizio degli anni ’50.

La sede è l’Oratorio dove c’è l’unico impianto sportivo del paese. Purtroppo il campo di calcio è inagibile perchè confinante con l’autostrada e l’USOS è costretta a giocare le partite in “casa” affittando i campi o a Brembate o a Mariano.

I giovani di MicroOsio, tramite il loro giornale, da tempo incalzano, senza grandi risultati, l’Amministrazione Comunale perché doti il paese di un adeguato impianto adatto alle attività sportive per i numerosi appassionati.

L’accordo alla base della nascita della Polisportiva scaturisce da un lato dalla volontà di affiancare al calcio altre discipline sportive e, dall’altro, di accelerare la pressione sull’Ente Locale affinchè addivenga finalmente ad una decisione sulla realizzazione di un centro sportivo.

Per accelerare i tempi, la neonata Società approfitta dell’occasione rappresentata dai Giochi della Gioventù istituiti dal C.O.N.I. per dare vita alla manifestazione anche ad Osio Sopra.
Per poter fare tutto ciò, in accordo con la Parrocchia proprietaria del terreno, viene rivoluzionato il campo di calcio dell’Oratorio, trasformandolo in un campo di calcio a 7, corredandolo di una pista di atletica parallela all’edificio dell’Oratorio e apprestando anche un campetto per gare di pallavolo.

L’iniziativa dei Giochi della Gioventù ha un grande successo, tanto che anche l’Eco di Bergamo, in data 7 luglio 1969, pubblica un articolo a firma di Renato Fossani dal titolo: “
Attiva ad Osio Sopra la Polisportiva – soddisfacenti i primi risultati”. (vedi alla voce del sito: rassegna stampa)

Nel redazionale si dà ampio resoconto dei lavori fatti al campo dell’Oratorio, degli esiti dei Giochi della Gioventù, di una gara provinciale di corsa campestre e dei componenti il Direttivo della Polisportiva: Presidente Locatelli Alfredo; Vice Presidente Natale Quartini; Segretario Vincenzo Forlani; Collaboratori: Pietro Brugali, Cologni Luigi, Pelicioli Giovanni, Dalmaggioni Michelangelo. Purtroppo, per necessità di sintesi, il redattore omette altri collaboratori della prima ora, tra i quali Felice Pinotti, Aldo Albani e Cologni Armido.

Notizie di prima mano rispettoall’attività della Polisportiva, e in anticipo all’articolo de l’Eco di Bergamo, sono riportate sui numeri 7 (settembre 1968) e 8 (maggio 1969) da MicroOsio che, oltre illustrare i lavori svolti presso il campo dell’Oratorio e riportare gli esiti dei Giochi della Gioventù, accenna pure a due gare podistiche (maschile e femminile) e persino ad una gara ciclistica a cronometro.

Il successo dei Giochi della Gioventù, che negli anni a venire diventano una tradizione, dà la spinta alla nuova disciplina sportiva dell’Atletica. Tra l’inizio degli anni ’70 e la fine degli anni ’80 l’Atletica è la sezione che ottiene maggiori risultati sportivi e porta lustro al nome non solo della Polisportiva ma dell’intera comunità di Osio Sopra. Diversi atleti diventano campioni provinciali in varie specialità; solo per sintesi di esposizione e di testimonianza, si ricorda l’articolo de l’Eco di Bergamo che titola “OSIO SOPRA rappresenterà Bergamo alle finali nazionali di campestre” (21/04/1974 – vedi alla voce del sito: rassegna stampa).

Unitamente a Luigi Cologni e altri collaboratori, Felice Pinotti è l’animatore della sezione nonché organizzatore di diverse manifestazioni, tenute a Osio Sopra, concernenti gare provinciali e regionali.
Per poter comunque attuare le iniziative sportive di un certo rilievo il campo dell’Oratorio, pur modificato, non basta. L’impegno della Polisportiva si rivolge quindi verso la realizzazione di nuovi impianti.



Gli impianti sportivi: l’impegno della Polisportiva

Data l’insistenza delle richieste, all’inizio degli anni ’70 il Comune concede in uso alla Polisportiva un vasto terreno dove c’è una ex discarica di rifiuti solidi urbani, una tra le numerose ex cave che rendono lunare il panorama attorno al Villaggio.

Con tanta buona volontà e l’apporto di alcune ditte che mettono a disposizione gratuitamente materiali e mezzi meccanici, la squadra dei “pic e pala” della Polisportiva riempie la buca più grande e vi ricava il primo campo regolamentare di calcio a undici, quello che tuttora è l’impianto principale, con gli effetti che si vedono anche oggi, a distanza di oltre 40 anni; ogni tanto il terreno si abbassa e c’è necessità di ricaricarlo.

Visti l’impegno della Polisportiva e i conseguenti risultati pratici oltre che sportivi conseguiti, da parte del Comune sono fatti finalmente investimenti per lo sport con la costruzione della palazzina spogliatoi, per rendere il campo omologabile per categorie superiori alla 3^ e per creare spazi per l’attività di atletica. Il 21 giugno 1978 la F.I.G.C., per le opere attuate, rende omologato il campo per la 2^ categoria. Il verbale al proposito porta alcune curiosità: “
Misure campo: lunghezza m. 100,18 x m. 60,28 di larghezza. Spogliatoi costruzione recentissima (1977) dove lo spazio non è stato economizzato. Disposizione razionale e funzionale. Contorna il rettangolo di giuoco una pista di atletica su quattro corsie in asfalto, oltre alle pedane per le altre specialità dislocate dietro le due porte …”..

Sempre con l’opera di volontari e di sponsor, che al tempo sono semplicemente soci sostenitori, la Polisportiva mette mano alla piantumazione a verde di tutta l’area, allestisce le recinzioni e provvede a livellare un terreno adiacente per ricavare un altro campo per gli allenamenti.

Già nel 1981 comunque, gli impianti del Centro Sportivo sono considerati “interessanti” dalla Federazione Italiana di Atletica, tanto da utilizzarli per avvenimenti sia provinciali che regionali. Ne fa fede l’annuncio apparso sul giornaletto Osio Sport, numero 1, gennaio 1981: “
Il Comitato Provinciale F.I.D.A.L. di Bergamo, in collaborazione con la Polisportiva Osio Sopra, organizza una riunione di Atletica su pista a carattere regionale per le categorie Allievi, Juniores, Seniores sia maschili che femminili. La manifestazione è in programma il 4 aprile 1981”. Tale annuncio rimarca anche l’apprezzamento e il riconoscimento delle capacità organizzative della Sezione Atletica della Polisportiva.

Nel 1982 l’Amministrazione comunale procede ad altri investimenti: sono realizzate le tribune del campo principale con gradinate a capienza di 450 posti, magazzini sottostanti la volta della struttura, servizi igienici per il pubblico, ingresso e biglietteria.

Nel mese di settembre ’85 muore prematuramente il Vicepresidente della sezione calcio della Polisportiva Angelo Ferrari. Egli lascia nel suo testamento una donazione alla Polisportiva. L’intero importo serve a realizzare definitivamente il secondo campo da calcio che, su proposta della Polisportiva, con deliberazione comunale del gennaio 1988, viene denominato “Angelo Ferrari”.

In periodi successivi da parte del Comune il Centro Sportivo è dotato di campi da bocce e di due campi scoperti da tennis. La Polisportiva mette a disposizione gratuitamente la propria tensostruttura per la copertura dei campi da bocce in terra battuta, data l’impossibilità dell’Amministrazione comunale di provvedere al proposito; ciò anche in considerazione che dal 1985 il Comune ha sostenuto un importante impegno per realizzare la palestra adiacente alle Scuole.

Passo dopo passo, in maniera forse poco organica, ed a seguito di diversi interventi da parte dell’Amministrazione Comunale e di altre società, il Centro Sportivo assume l’attuale configurazione.

La gestione degli impianti sin dall’origine (inizio anni ’70) è lasciata alla buona volontà della Polisportiva. Solo nel 1983 viene steso un regolamento ed è firmata una convenzione di gestione tra Comune e la Società Sportiva. Negli anni successivi la gestione vive di alterne vicende, nel senso che alla Polisportiva subentrano altri gestori anche a seguito di gare d’appalto a cui la preferisce non concorrere. L’impegno della Società comunque non si limita agli impianti del centro sportivo.

A cavallo del 1978/79, come riportato nella relazione di bilancio della Polisportiva per la stagione di riferimento, presso il campo dell’Oratorio è costruito un campo da tennis, con fondo in asfalto, con regolari attrezzature, recinzioni e illuminazione. La somma messa a disposizione dalla Polisportiva alla fine risulta essere di L. 1.487.000, oltre l’apporto parzialmente gratuito di ditte e il tanto lavoro dei volontari.

Contemporaneamente all’evoluzione degli impianti la Polisportiva arricchisce le sue proposte sportive.
All’Atletica e al calcio, che prosegue di conserva la sua tradizione, alternando presenze di campionato in 3^ o 2^ categoria F.G.C.I. e incrementando le squadre giovanili, si affiancano altre discipline.



Le nuove attività

Nel 1978 prende forma la cosiddetta “IV Sezione” che raggruppa attività afferenti il
Karaté, la Ginnastica formativa ed educativa (poi diventata ginnastica aerobica e preagonistica), il nuoto (presso la piscina di Osio Sotto), e il Tennis.
Nel 1979 nasce anche la sezione
Ciclismo, impegnata a livello agonistico nella categoria esordienti e allievi. Purtroppo, per gli oneri richiesti da una simile attività, la vita della sezione dura solo 3 stagioni.
Nel 1980 il Tennis, sempre nell’ambito della Polisportiva, diventa una sezione ad hoc. Tale sezione, per divergenze con il Direttivo della Polisportiva, si però stacca definitivamente dalla Società nel 1983.
Nella stagione 1980/81 la IV Sezione presenta due altre novità: un corso di
Pallavolo femminile con 24 atlete iscritte e 2 corsi trimestrali di danza classica.
Nella stagione 84/85 anche la danza esce dall’ambito della Polisportiva. Tuttavia la IV sezione non si impoverisce, dato che nascono
i Centri Olimpia, dedicati ai bambini/e delle scuole Elementari e Materna. Nel 1985, inizia l’attività pure la Sezione Escursionisti.




Il torneo estivo di calcio

A tutte le discipline sportive, che hanno cadenza da settembre a maggio, la Polisportiva affianca, nel periodo estivo (ma non solo), altre iniziative. Una delle più seguite sin dagli anni ’70 e fino agli anni ’90 è il Torneo Estivo di calcio a 7, al quale partecipano squadre locali. Esso è istituito per dar modo a tutti gli appassionati di poter fare un po’ di attività agonistica al di là della partecipazione a campionati.

Al proposito vi sono alcune curiosità. Il torneo, in mancanza di altri spazi, alla sua origine si svolge in un campo, sistemato alla bell’e meglio, là dove oggi c’è il piazzale mercato. Inoltre, rimane ancora nel ricordo di molti il celebre “torneo austerity” domenicale, a sette giocatori e attuato nel campo dell’Oratorio, a cavallo del ’73 e ’74 a seguito delle norme del governo tese a vietare la circolazione di qualsiasi mezzo la domenica; il tutto a causa dello shock petrolifero per la guerra in medio oriente.
A metà anni ’80 il Torneo si arricchisce anche di un mini quadrangolare di quadre femminili.




Dagli anni ’90 ai primi anni 2000 tra le attività agonistiche solo il Calcio vede crescere gli appassionati e incrementare le squadre (per alcuni anni c’è persino una compagine femminile partecipante al campionato di genere); dopo alterne vicende l’Atletica va ad esaurire i suoi interventi, cercando di rinascere successivamente per alcuni anni, attivando collaborazioni con le Scuole Elementari e Medie.
Anche la IV Sezione, che pur rimane attiva, riduce la sua attività, essendosi costituite in Società separate le discipline precedentemente dalla stessa gestite. La Polisportiva infatti non è più l’unica Società operante sul territorio e comincia anche a sentire il peso degli anni di attività e della concorrenza, oltre che la fatica a trovare nuovi collaboratori per un rinnovamento.



Il rilancio

Rinnovamento che avviene alla fine del primo decennio del 2000 con l’ingresso di un buon gruppo di nuovi dirigenti. L’attività rifiorisce con nuove iniziative; entra in Società la Sezione Tiro con l’Arco e viene istituita la Sezione “Fit & Dance” che, oltre prendere in carico le attività della IV Sezione sviluppa ulteriori seguitissime iniziative. A completare il quadro delle attività sono presenti anche corsi di Yoga. (vedi le attuali attività alla voce di menu:
sezioni)

Tutto ciò riporta la Polisportiva agli antichi fasti sia in termini di numero di atleti tesserati (oltre 400, in stragrande maggioranza di Osio Sopra) anche in termini di risultati. Ad esempio, la Sezione Tiro con l’Arco annovera campioni italiani sia indoor che outdoor con ottimi piazzamenti anche ai campionati europei.
Solo per narrare nel dettaglio i fatti in sintesi sopra citati ci vorrebbe un libro. Al proposito è in corso un’iniziativa di raccolta documentata e dettagliata di tutti le vicende della Polisportiva. I motivi sono molti: innanzitutto per ricordare tutti i volontari scomparsi, in particolare Alfredo Locatelli, Felice Pinotti, Mario Quartini, autentici pilastri della Società.

In secondo luogo per fare anche luce su alcune vicende che viaggiano come leggende metropolitane nell’immaginario collettivo rispetto all’origine delle varie discipline sportive che ancor oggi, in organizzazioni diverse, esistono sul territorio. In fondo, la Polisportiva ne è stata la genitrice. Per ultimo, ma non per minore importanza, per narrare momenti storici che, al di là dello sport, hanno coinvolto nell’insieme tutta la comunità di Osio Sopra.


La Festa dello Sport

A proposito di coinvolgimento del paese un posto di riguardo merita senza dubbio la Festa dello Sport che è annualmente organizzata a far data del giugno 1978.
Casinèt, Cavra, Castèl, Madunina, Polèr, Salvanei, Spissier, Stalù, Via Drecia (in ordine rigorosamente alfabetico) sono i nomi dei quartieri di Osio, rispolverati dalla tradizione o di nuova denominazione (della Polisportiva) a seguito dello sviluppo del paese. Gli abitanti diventano i grandi attori della Festa: è nato il “Palio delle Contrade”, un modo per rendere la comunità protagonista dell’iniziativa a cui essa tiene tanto. Avviata nel 1981, la manifestazione si esaurisce alla fine degli anni ’80 … per eccessivo agonismo.

Rimangono indelebili, nel ricordo di chi ha vissuto le vicende del Palio in prima persona, i favolosi carri allegorici e i giochi di contrada (che agonismo nel tiro alla fune o nelle salite del palo della cuccagna!), le corse dei cavalli e le gare di Formula Uno con automobiline telecomandate.


E poi, come dimenticare i famosi cantanti degli anni ’60 che si sono esibiti alla Festa? Tra i vari nomi celebri: Little Tony, Orietta Berti, Mal dei Primitives, Mario Tessuto, Edoardo Vianello, Wilma Goich, Riccardo Fogli, Jimmy Fontana; oltre i vari complessi come i Dick Dick, l’Equipe 84, i Camaleonti, i Ricchi e Poveri. E poi ancora le serate del cabaret. All’inizio ci sono i Legnanesi, poi segue Walter Valdi, il compianto “Tognèla”, Beppe Altissimi fino ad arrivare ai protagonisti di Zelig: Diego Parassole, Alberto Patrucco, Henry Zaffa, Luca Klobas, Bruce Ketta ed anche i “Fichi d’India”.

Tanti altri spettacoli, sfilate di moda e grandi orchestre hanno allietato le sere di fine agosto degli abitanti di Osio Sopra.
Che dire dei famosi casoncelli, impastati uno per uno dalle brave signore del paese? Dalle 5 mila dozzine del 1985 (prima conta) si è arrivati alle 14.000 dell’ultima Festa.

La Festa si è man mano ingrandita, si sono fatti investimenti in strutture (tre grandi capannoni, palchi, tavoli, sedie, impianti voce ecc.) e in attrezzature da cucina, in condivisione con l’Oratorio. Sono circa 120 le persone che alla Festa dedicano grande porzione del loro tempo; alcuni possono contare il record di partecipazione a partire dalla 1^, quella del 1978.


Il “Natale Insieme”

Non di solo Festa dello Sport si legge nella storia delle iniziative, oltre quelle sportive, promosse dalla Polisportiva. In primo piano, almeno fino alla fine degli anni ’90 ci sta “Il Natale Insieme”, avviato in collaborazione con l’AVIS-AIDO e che annovera nei suoi momenti più belli i grandi presepi viventi in piazza la Notte di Natale, oltre i vari presepi delle Contrade, anch’esse protagoniste dell’avvenimento.


La solidarietà: l’ospedale di Tetere

Molte sono anche le iniziative di solidarietà a cui la Polisportiva ha contribuito. Quella di maggior valore è senza dubbio relativa alla costruzione di un ospedale a Tetere, nelle isole Solomon, nella missione di padre Luciano Capelli.


Avviata nel 2004 su proposta di Franco Mottadelli (in prima persona impegnato sul posto) tale iniziativa ha coinvolto la Polisportiva per 4 anni fino all’inaugurazione della struttura, che tutt’ora funziona egregiamente.



Riassumendo il tutto dalla nascita della Società, ai successi dell’Atletica, al Torneo estivo, alla Festa dello Sport, al Natale insieme, all’iniziativa di Tetere, in controluce si scorge la grande figura di Felice Pinotti. E’ stato protagonista attivo e spesso ideatore delle iniziative, non sempre compreso nemmeno dai suoi stessi compagni di avventura; tuttavia la sua volontà si servizio ha prevalso su tutto e il suo esempio è stato di traino a tanti altri.
La 30^ Festa dello Sport è stata anche l’ultima per Felice. Come al solito si è dato da fare con molto anticipo a montare i capannoni e a predisporre tutta la logistica per celebrare degnamente il 30° anniversario di un avvenimento che egli ha sempre sentito profondamente suo. Durante tutto il corso dei preparativi egli è già sofferente, ma non lo dà a vedere, anche se gli amici che ben lo conoscono percepiscono nei suoi movimenti una strana fatica. Lui sempre così scattante, mai fermo, in prima linea a fare un po’ di tutto si prende delle insolite brevi pause. A chi gli chiede “
Stai poco bene, Felice?” dà una laconica risposta: “No, niente, mi fa solo un po’ male il ginocchio”. E per confermare, ritorna subito alle sue incombenze.
A Festa conclusa, dopo aver tutto smontato e messe le attrezzature in magazzino (è lui che cura di persona anche le ultime fasi), se ne va in ospedale. Il 3 gennaio 2008 Felice ci lascia e raggiunge Fredo e Mario e tanti altri amici a cui la Polisportiva e, sia permesso dirlo, anche l’intera comunità di Osio Sopra devono molto.


L’anima della Polisportiva: il volontariato

Ci si può chiedere infine quale sia il tessuto connettivo che tiene viva la Polisportiva da quasi mezzo secolo. Esso è costituito da alcuni elementi di identità, quelli che sempre hanno tracciato la strada di tanti volontari e per i quali Felice, Fredo e Mario hanno reso testimonianza.

Tali elementi di identificazione sono compendiati nell’art. 2 dello Statuto della Società:
“… l’Associazione è apartitica, ha carattere volontario, non persegue fini di lucro ed è motivata dal fatto che vivere in forma associativa l’esperienza nel campo della promozione sportiva non prescinde dall’assumersi il proprio ruolo anche nell’impegno sociale orientato verso la cultura della solidarietà e del volontariato al fine di migliorare la qualità della vita della comunità di appartenenza in particolare e della persona in generale …”.

Non sono solo belle parole. Per rimanere fedele a questi principi di base, la Polisportiva ha patito anche dolorose scissioni e ha vissuto momenti assai difficili fino al rischio di sciogliersi. Molto sintomatici, al proposito, sono alcuni passaggi di una relazione che risale al primo grande momento di crisi della Società (anni 90):

“…
Lo spunto iniziale della nascente Polisportiva fu certamente quello di essere al servizio dell’Oratorio, attivando l’interesse di quei giovani orientati verso diversi obiettivi … Il successo ottenuto andò al di là delle previsioni, rivelando un insospettato senso organizzativo ed una passione sportiva latente ma esplosiva … Ciò da un certo punto di vista risultò positivo perché permise a diverse persone di forgiarsi come dirigenti ed organizzatori … L’altra faccia della medaglia fu però una progressiva diversificazione dei suoi obiettivi rispetto a quelli dell’Oratorio che, per coincidenza, ritornò agli standard di aggregazione precedenti … Negli spazi aggregativi rimasti vuoti, la Polisportiva aumentò quindi i suoi interventi in ambiti non solo sportivi, seguendo un po’ l’onda dell’entusiasmo e delle richieste. Gli iscritti sfioravano le 500 unità su una popolazione di 3.000 abitanti; esternamente poteva apparire un po’ “laica”, ma lo spirito era quello di sempre e riaffiorò nelle manifestazioni di aggregazione (Festa dello Sport e Natale Insieme). … Siamo ai nostri giorni. Siamo in una comunità che ha un nuovo assetto. Certe deleghe affidate alla Polisportiva non hanno più ragione d’essere, perché i “titolari” si sono appropriati del loro ruolo. Un risultato sicuramente lo si è ottenuto: se qualcuno ha raccolto il testimone, vuol dire che il testimone c’era. Magari una frazione della staffetta non è stata corsa alla perfezione, però la vittoria è sempre alla portata. Lo Sport oggi ha ancora e forse più senso di allora, se lo si vede come mezzo di educazione fisica e morale e di prevenzione. E la Polisportiva? Beh, ha i suoi anni, vecchia magari, ma con quell’orgoglio un po’ antico di essere al servizio di tutti e di non appartenere a nessuno se non alla Comunità di cui vuol essere espressione …”.

Lo scritto, pubblicato su “il Mosaico” – periodico dell’Oratorio – risale agli anni ’90, ma per la Polisportiva (che ha raddoppiato gli anni) il suo contenuto è ancora e sempre più attuale.


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