Polisportiva Osio Sopra


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MicroOsio

Origini e Storia


Micro Osio


E’ curioso sapere che il “famoso ‘68”, cioè l’anno 1968 che ha dato origine alla “rivoluzione culturale e di costume” in tutto il mondo, anche ad Osio Sopra ha prodotto i suoi effetti.

Tutto merito di MicroOsio, un giornale dei giovani dell’Oratorio.
La scelta del titolo “MicroOsio” ha un duplice significato, tutto giocato sul vocabolo “micro”: Osio al tempo è una comunità “micro” (piccola in senso lato) che offre scarse opportunità non solo ai giovani; il giornale vuole essere dunque il “
Micro…fono” delle esigenze del paese.
Il giornale ha una tiratura media di 500 copie che vanno a ruba durante la distribuzione sul sagrato dopo le Messe della domenica. Ha una vita breve: novembre 1967 – giugno 1969, otto numeri in tutto.
Ciò nonostante offre sia una dettagliata documentazione della vita del paese che uno “spaccato” culturale in senso ampio della comunità, non solo giovanile.

Il giornale non ha scadenze periodiche, è stampato a ciclostile (a manetta) con matrici cerate che, per i testi, sono incise con macchina per scrivere (senza nastro), e, per i disegni, con una tavoletta e uno stiletto di acciaio. Ha qualità grafica quindi non eccelsa; talvolta le uscite sono ritardate per mancanza di risorse per la carta, l’inchiostro e le matrici o perché il vecchio ciclostile a disposizione ha spesso necessità di manutenzione ei soldi non ci sono, dato che la distribuzione è gratuita, anche se sono ben accetti piccoli contributi.

Tra i vari temi trattati dal giornale, una certa importanza assume quello della carenza di impianti sportivi nel paese di Osio Sopra.
I giovani dell’Oratorio si fanno subito portavoce del disagio, sia avanzando proposte sia incalzando l’Amministrazione comunale perché si dia una mossa.
E’ utile riportare la cronistoria delle iniziative di MicroOsio.

Già sul primo numero – novembre 1967 – si parla dell’organizzazione di iniziative da affiancare ai tornei di calcio; sono proposte le “Olimpiadi di Osio”, con l’idea di un progetto di riconversione del campo dell’Oratorio. Esso è ormai precluso a gare ufficiali di calcio a seguito della realizzazione della terza corsia dell’autostrada Bergamo – Milano che va a sfiorare addirittura il muro di cinta dell’impianto.
In pratica l’ipotesi Olimpiadi è il primo abbozzo per addivenire alla creazione di una Polisportiva.

Sul secondo numero – gennaio 1968 – è riportata un’intervista al Sindaco.
Tra i vari temi posti, ovviamente compare quello degli impianti sportivi. Al proposito, ecco quale è stata la promessa del Sindaco:
“E’ doveroso constatare che Osio manca di efficienti attrezzature sportive; comunque esiste un progetto per il campo sportivo e la costruzione di una palestra annessa alle nuove scuole, cui potranno accedere quanti potranno praticare dello sport. D’altro canto già abbiamo incoraggiato manifestazioni sportive, mettendo in palio trofei”.
Siamo a gennaio 1968. La storia testimonia poi che…deve passare ancora molta acqua sotto la passerella del Brembo prima che si addivenga a una soluzione del problema.

Sul numero 4 di MicroOsio – marzo 1968 – appare il risultato di un’inchiesta attuata tra i giovani del paese rispetto alle loro attese in ambito di attrezzature sportive: oltre ad un campo di calcio agibile, il sogno è la costruzione della palestra.
In tema di sport i giovani di Micro Osio, pur non demordendo nel pressare il Comune al proposito dei nuovi impianti, decidono di avviare i lavori per dare nuovo volto al campo dell’Oratorio, anche per non “fare la figura” di quelli che sanno solo proporre e nulla fare. La notizia viene riportata appunto sul nr. 6 del giornale (
settembre 1968):

“… ad Osio Sopra da qualche tempo lo sport praticato è morto. Nel campo non si può giocare: la storia è vecchia; un campo nuovo ad Osio resta solo una promessa più volte ripetuta. E’ un’idea balzana, ma è un’idea quella di trasformare l’attuale campo di calcio in campetti di pallavolo, di pallacanestro, di tennis, circondati da una pista di atletica; ma anche questo resta pur sempre un’utopia, finchè qualcuno di buona volontà non mette mano all’impresa...”

Per trovare aiuto in chi sa manovrare “pic e pala” e non solo la penna (i giovani di MicroOsio sono soprattutto studenti) è fatta un’alleanza con i volontari dell’USOS (Unione Sportiva Osio Sopra) la società che gestisce il calcio agonistico.
Ecco questa è da considerarsi, al di là della formalizzazione delle cariche e dello Statuto, la vera nascita della Polisportiva Osio Sopra.

A marzo 1969 esce il settimo numero di MicroOsio.
In redazione fioccano lettere di sollecito sulle proposte avanzate di impianti sportivi. Per competenza esse vengono girate al Sindaco che così risponde:
“…
allo stato attuale delle cose, posso dire che l’Amministrazione Comunale che ho l’onore di presiedere, ha veramente preso in attento e serio esame questo importante problema, per la cui soluzione ha previsto, nel nuovo Piano di fabbricazione, un vincolo di una vasta e tranquilla zona a nord del centro abitato di fronte alla zona scolastica, per la realizzazione di un moderno e funzionale campo sportivo comunale…”.
Ai posteri, si usa dire, l’ardua sentenza sulla reale volontà.

Finalmente sul numero 8 del Micro Osio a fine maggio 1969 viene pubblicato un articolo che illustra i primi passi concreti della Polisportiva Osio Sopra:
Dopo tante promesse rieccoci finalmente con qualcosa di concreto … Abbiamo approfittato dell’occasione offertaci dal CONI per approntare anche noi i nostri mini Giochi della Gioventù. Scopo nostro, almeno per l’anno in corso, non è stato quello di puntare alle gare nazionali; infatti ci limiteremo alla fase comunale dei giochi. Interesse nostro è invece quello di creare una iniziativa comune che possa appagare le esigenze sia dei giovani e, perchè no, delle ragazze. Una attività non certo destinata a concludersi coi giochi stessi, anzi al contrario, impostata in modo da potersi sviluppare col tempo fino ad abbracciare altre collaterali attività.
E’ palesemente nota a tutti la grave situazione creatasi nel nostro paese dalla costante carenza di centri d’interesse giovanili che ha dato luogo in questi ultimi anni alla formazione di bande di giovani che infestano nottetempo le vie del paese disturbando il meritato (?) riposo dell’Osino.
Sta di fatto che se questi giovani avessero potuto trovare oltre alla strada un ambiente che avesse saputo accogliere le loro aspirazioni e accentrare i loro interessi, con tutta probabilità non avremmo di questi problemi.
Come abbiamo speso i soldi che con tanta fiducia ci sono stati affidati?Cosa abbiamo fatto e quale sarà il nostro programma per il futuro? Queste sono le domande alle quali l’Osino medio desidererebbe dare una risposta, forse più alla prima che alla seconda? Per quel che riguarda la sistemazione del campo, cercando di interpretare il pensiero comune, noi abbiamo fatto, almeno lo crediamo, il possibile da parte nostra. E’ vero sì che le cose sono andate un po’ per le lunghe, ma la colpa di tutto è stata la politica del massimo risparmio che abbiamo dovuto attuare per contenere i costi nei fondi stanziati …
Tutto sommato però un risultato l’abbiamo avuto; già due gare sono state portate felicemente a termine: l’una podistica in due categorie: femminile, che ha visto la vittoria di Moretti Flora con ai posti d’onore Cologni Assunta e Rigamonti Francesca; maschile: si è imposto Stucchi Tullio che ha preceduto sul filo di lana Pelicioli Efrem e, più staccato, Natali Giorgio."


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